Ho voglia…

Ho voglia. Molta. Il collega di stamani avrebbe potuto arrivare ovunque avesse voluto… peccato che non abbia (o non abbia voluto) recepire il messaggio. Sono qui alla scrivania e cerco di dissimulare tutta la voglia che ho.. Sono bagnata. Molto… avrei voglia quantomeno di toccarmi… Cerco di distrarmi… leggo un po’ di posta… rispondo maliziosamente a qualche messaggio di utenti di un portale che frequento. Ma non aiuta troppo. Scorro le e-mail… finisco a rileggere il messaggio di una sconosciuta “amica” dello stesso portale che mi racconta le peripezie erotiche che ha avuto in un incontro semi-clandestino con un tizio particolarmente dotato… E` il colpo di grazia… il mio respiro si fa irregolare, il mio cuore va di pari passo al desiderio… inizio a muovere le gambe… lentamente… per cercare di soddisfare i miei desideri… la mia fantasia corre, va a pensare e ad immedesimarmi in situazioni a me estranee. Leggo le sue parole e ogni singola descrizione ogni sua parola incide profondamente sul mio desiderio… Mi muovo, chiudo l’e-mail ma ormai non resisto… mi alzo… cammino… vado alla copiatrice, il mio perizoma è totalmente inzuppato del mio desiderio… sono in piedi, provo a divaricare leggermente le gambe… non migliora la situazione… Il mio collega si alza ed esce dalla stanza. Speravo che non lo facesse… o forse no… Sono combattuta… ma non ce la faccio più… mi siedo alla scrivania… allargo le gambe… le mie mani scendono a darmi quel piacere che non è più contenibile. Le mie dita scorrono sopra il pizzo intriso della mia passione… Guardo la porta… spero che non entri nessuno perché non saprei come fermarmi… sono eccitatissima… le gambe sono totalmente divaricate sotto la mia scrivania… il mio corpo si muove convulsamente dietro a pulsioni irrefrenabili… il piacere arriva violento… a più riprese… cerco inutilmente di trattenere un gemito… mi lascio andare… e mi trovo distrutta, affannata sulla poltrona dell’ufficio… sento la voce del mio collega che sta entrando in ufficio… riesco appena ad aprire gli occhi per intravederlo andare alla sua scrivania mentre parla al suo inseparabile iPhone. Non mi ha vista e non mi vede, troppo preso. Idiota, per fortuna. Resto lì… non ho lq forza di muovermi… il respiro lentamente torna alla normalità… le mie gambe restano divaricate sotto la scrivania… avrei ancora voglia… ma ora non posso… ho già rischiato… decisamente… Mi accomodo a sedere e mi accorgo solo allora che la mia gonna era salita a scoprire quasi del tutto le mie cosce… me l’aggiusto e cerco di ridarmi un contegno… mi alzo… ho un attimo di esitazione che mi fa quasi barcollare, poi torno sicura sui miei tacchi quattordici… L’acqua fresca sul mio viso aiuta a farmi tornare ad una normalità apparente… Una collega trovata in bagno mi chiede se mi senta bene. Sì. Decisamente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.