Il piacere di darsi piacere

Sono completamente nuda, seduta davanti allo specchio che riflette uno sguardo non mio, di chi mi sta guardando lasciarmi andare al piacere lascivo delle mie mani. Le mie dita stanno lentamente inumidendosi di me mentre l’altra mano scorre lenta e sapiente sui seni, solleticando i capezzoli turgidi di passione. Le mie gambe divaricata in una posa oscena. Il mio respiro spezzato tradisce l’eccitazione del momento. Le mani scorrono sul mio corpo l’una passando da un seno all’altro e l’altra muovendosi in sapienti movimenti circolari nella mia passione più intima. Impazzisco di piacere nel cambiare la frequenza del mio tocco, le mie gambe si contraggono per qualche istante, la mia testa si reclina per assaporare a fondo il piacere. La mano ancora più forte sta vorticosamente trascinandomi in torbidi spire di piacere. Il corpo sussulta in una passione intensa, i capezzoli protesi alla ricerca delle dita pronte a torturarli. La mia mano adesso rallenta per prolungare il piacere intenso di me stessa. Ma dura poco. Torna ad impazzire e a farmi impazzire. Le gambe si muovono restando divaricate. Gli occhi socchiusi mi fanno vivere il piacere intenso in un modo tutto mio e in un mondo tutto mio. La mano lascia i seni, l’altra cambia ritmo come il mio respiro. Adesso intensa, sempre più intensa, ancora di più, mi aggiusto a sedere contraendo i muscoli del corpo. I miei seni liberi adesso vorrebbero essere torturati di piacere. La mano aumenta ancora, all’inverosimile. La mia bocca si apre, non trattenendo più gemiti inarrestabili. Le mie gambe si piegano leggermente, la mia testa all’indietro lascia presagire che sto per arrivare al culmine del piacere. Non tarda molto. Il mio corpo si contrae chiudendosi a riccio cercando di arrestare le mie dita irrefrenabili. Gemo. Raggiungendo un orgasmo profondo e desiderato. Sono quasi in apnea a godermi momenti intensissimi durati istanti eterni. Le cosce si chiudono improvvisamente contraendosi involontariamente. I muscoli tesi stanno vivendo tutta l’estrema passione. La mano risale lungo il mio ventre e arriva a bagnare di me i capezzoli turgidi. Scivolo in ginocchio e la voglia sale di nuovo. Fra poco mi lascerò di nuovo andare alla voluttuosa esuberanza del piacere.

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