La fantasia negli occhi altrui

Mi piace immaginarmi osservata, spiata, da qualche persona che resta in disparte… nascosta da me per godersi a pieno la sensazione voyeuristica di immedesimarsi nella mia essenza più profonda, di pervadere la mia anima mentre io pervado la loro in una fusione di istinti animaleschi ricercati da tempo.

Entro in bagno, stirandomi per mandar via la pesantezza di una giornata normale, sempre troppo uguale alla precedente. Il volto rigato dalle gocce d’acqua che hanno portato un’inattesa sferzata di energia prima di essere asciugate dal ruvido asciugamano che fa sparire gli ultimi segni di stanchezza. Le dita liberano da una costrizione eccessiva, uno dopo l’altro, i bottoni della camicetta. Con una lentezza disarmante… Ancora uno dopo l’altro… e alla fine la camicia cadrà in terra spostata verso il bidet con un rapido gesto del piede. Le mani adesso assettano i capelli, liberando il volto prima di scivolare lungo la schiena a sganciare il reggiseno. Un breve movimento di spalle in avanti farà cadere le spalline agevolando la discesa verso il lavandino, prima di finire sopra la camicetta. Adesso lo specchio sta riflettendo l’immagine di una me che sta per lasciarsi andare ai propri istinti… Immaginandosi che quello stesso riflesso ecciti allo stesso modo chi sta guardando, con discrezione. Mi viene istintivo portare le mani sui seni, sfiorandoli leggermente in corrispondenza dei segni dell’elastico del reggiseno. È piacevole il tocco. Lento, sulla pelle sfiorata appena. Impercettibilmente mi avvicino ai capezzoli che ti daranno un brivido improvviso di piacere… Mi riscuoto, in un respiro di accondiscendenza verso le mani che torneranno impietose a sfiorare il piacere dell’eccitazione. Adesso sento i capezzoli fra le dita, turgidi di piacere e protesi verso un desiderio crescente… li sfioro lentamente… facendo accrescere la voglia di piacevolezze custodite gelosamente nella fantasia. A fatica li lascio, facendo scivolare le mani sulla pelle tesa del ventre… lentissime… scendono fino ad incontrare la gonna. Pochi gesti rapidi e di lì a poco scivolerà giù, lentamente, lungo le gambe… Faccio quasi acrobazie su un piede, poi sull’altro per liberarmene il prima possibile. Il perizoma è già fradicio delle mie fantasie … Nello sfilarlo, mi lascerà una scia di piacere lungo le cosce tese e pronte a contrarsi.

Lo specchio adesso riflette l’immagine di una me ancora diversa … le mie mani tornano a scorrere sulla pelle… avvicinandosi prepotentemente ai seni, tormentandoli di piacere e facendomi quasi vibrare tutto il corpo, forse inconsciamente. Lo sguardo dritto verso la «me» riflessa nell’indeterminatezza di un’immagine offuscata dalle sensazioni crescenti di un desiderio ormai incontenibile… Socchiudo gli occhi… Le mani scendono… lentamente… sempre più giù… sempre più vicine a dare sfogo ad una voglia che ni impedisce di star ferma… Lo specchio vedrà gli occhi socchiudersi, le dita scivolare nella mia oscena voglia di passione sfrenata… spariscono per riapparire più lucide che mai e grondanti della mia essenza più intima. Sono lì, nuda, ad osservare nello specchio l’immagine di un’altra me, l’ennesima. E immagino chi possa esser lì, a guardare di nascosto, a godere nel vedere il mio volto deformarsi dal piacere desiderato… A leggere le mie fantasie dagli spasmi del mio corpo nudo. La mano impazzita si agita fra le tue gambe… l’altra torna sui seni stringendo a turno i capezzoli. Le labbra si socchiudono facendo uscire un impercettibile gemito di piacere… Poi gli occhi si aprono e guardano dritti riflessi di me stessa mentre continuo a toccarmi, vedo la mia voglia crescere assieme all’intensità dei gemiti… Le mani non bastano più e chiami a raccolta le tue fantasie più oscene che quasi si materializzano lì davanti a me… Le cose quasi indicibili frutto delle fantasie più perverse… E mi trovo con una gamba sollevata in un’oscena posa che mette a repentaglio l’equilibrio… barcollo, quasi, ma continuo a toccarmi con un respiro che si fa sempre più affannato e rotto. La bocca aperta lascia uscire gemiti che non fanno che aumentare l’eccitazione… Mi guardi nello specchio, oscena come non mai… Vogliosa come non mai… E immagini, anzi… sai, che c’è qualcuno lì a guardare. Non vedo dove, ma sento gli sguardi. E il piacere arriva improvviso e incontenibile, facendomi quasi cadere prima di costringermi quasi a chiudere su me stessa per cercare di contenermi come meglio puoi. Ma non ce la faccio… e mi lascio andare… libera… a godere a pieno di un momento di splendida passione.

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