Il piacere della propria intimità

La porta chiude dietro di me uno stress lavorativo con pochi precedenti. Viene quasi da chiedersi a che pro si possa andare in ferie se al rientro siamo subissati da maree di cose, procedure, appuntamenti che lasciano ben poco tempo da dedicare a noi stessi e alle proprie passioni. I tacchi quattordici delle decollete rosse si incrociano vicino al divano, gettate lì a liberare i miei piedi da qualsiasi costrizione. Sento il fresco pavimento sotto di me, sensazione sempre piacevole che mi accompagna nei momenti di intimità casalinga. Il divano sarà parzialmente coperto dal miniabito che vi finirà sopra, mezzo arrovesciato, gettato lì nella fretta di disfarmi di ciò che indosso. Le fresche mattonelle del bagno ascolteranno lo scrosciare dell’acqua della doccia che porterà via tutte le tensioni di una giornata. Il mio perizoma inizia a scivolare giù… lentamente lungo le mie gambe, finendo a terra ai miei piedi prima di esser raccolto per finire nel cesto dei panni sporchi, sempre troppo pieno.

Cammino nuda per il bagno. Non è più caldo, ormai l’estate è andata. Brividi di fresco lasciano segni sulla mia pelle che reagisce alla temperatura. Mi guardo allo specchio, prima di varcare il bordo della vasca per infrangere con i miei piedi la superficie dell’acqua caduta dalla doccia. È calda al punto giusto come piace a me. Regolo il miscelatore nel quasi vano tentativo di mantenerla il più costante possibile. Sentirla scivolare sulla mia pelle è una sensazione sublime che si può apprezzare a lungo solo dopo giornate come quella di oggi. Socchiudo gli occhi lasciando che l’acqua scorra lenta e sicura sul mio viso, quasi a massaggiarmi delicatamente, quasi come se avesse mani esperte a manipolarmi lentamente. I miei capelli sono uniti assieme sulla schiena quasi fossero un tutt’uno prima che le mie mani li attraversino. Vorrei restare per ore lì sotto a godermi quell’infinito attimo di pace e serenità.

La carezza dell’acqua arriva sui miei seni, li sfiora, li accarezza, mi muovo facendo sfiorare al getto della doccia i miei capezzoli turgidi di quel sottile piacere che si prova nel sentirli solleticati delicatamente dal lento scorrere della tranquillità. Il profumo del bagno schiuma mi arriva alle narici, entrando prepotentemente dentro di me. Respiro a fondo per gustarmi la fragranza di un sublime istante di piacere. Restando ad occhi chiusi sento la schiuma detergermi le gambe e scivolare lentamente fino ai miei piedi, prima di dileguarsi in una fuga sempre troppo veloce. Le mie mani adesso scorrono libere sul mio corpo bagnato, sulle mie curve protese verso un getto che presto finirà di darmi quel breve piacere platonico di momenti interminabili. Le mie labbra si aprono quando le mie dita incontrano quasi involontariamente i miei capezzoli, apprezzandone l’ineguagliabile piacere al delicato tocco. Non si fermano, quasi prigioniere di un vortice di sensazioni che le porta ad insistere con insolente pervicacia sulle turgide estremità dei miei seni…

Il mio respiro si fa irregolare… la mia schiena finisce a contatto con le fredde mattonelle verdi mentre le mie mani, instancabili, continuano a sfiorare la mia anima, sempre più intensamente. Le mie gambe tremano nel sentire la mia mano scendere lungo il ventre quasi all’inseguimento di quelle gocce di benessere che solcano il mio corpo… arrivando a toccare il centro del mio piacere più intimo. Sono assolutamente prigioniera di quel piacere vorticoso che mi costringe a sussulti innaturali ad ogni movimento delle mie dita, ormai sempre più irrefrenabili. Il mio respiro si fa sempre più irregolare, le mie gambe si piegano, facendo scivolare lentamente i miei glutei contro la fredda parete bagnata. I miei occhi si aprono quanto basta per vedermi in una posizione oscena alla ricerca di un piacere fortemente desiderato e liberatorio di tanta tensione accumulata. Quasi non percepisco più l’acqua che continua a scorrere sul mio corpo nudo e immerso in un piacere senza fine.

Le mie dita esperte si prodigano nel regalarmi una convulsa e improvvisa esplosione di piacere che mi lascia quasi senza fiato, costringendomi ad emettere gemiti animaleschi di piacere mai eccessivo. Adesso sento di nuovo l’acqua scorrere sul mio respiro affannato, la sento bagnare i miei seni protesi verso momenti di delizia inenarrabile, la sento confondersi alle gocce di piacere che sgorgano dalla mia intimità… Le mie dita adesso possono riposarsi… Il mio respiro a breve tornerà normale e i miei gemiti non risuoneranno più nella stanza quasi intrisa di una fitta nebbia che cela le mie emozioni ad uno specchio sempre troppo curioso. Commetto il grave errore di non alzarmi subito… e mi lascio accarezzare dal delicato getto d’acqua… mi sarei dovuta muovere, ma ho voluto godermi fino in fondo quegli attimi di profonda e serena intimità. I miei occhi mi trovano quasi seduta nella vasca, in una posizione sensualmente inusuale… Il getto d’acqua continua imperterrito, quasi a volermi costringere ancora lì a deliziarmi di ancora qualche istante di relax… Ma le mie dita prendono di nuovo il sopravvento e, quasi fossero dotate di una loro recondita volontà, tornano a cercare di nuovo un piacere inaspettato. Si muovono veloci, provocandomi sussulti ancor più forti. Un piacere violentissimo arriverà improvviso provocando nuove reazioni palesemente scomposte del mio corpo… Mi arrendo totalmente e mi lascio scivolare nell’oblio della mia riservata intimità.

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