La nuova me ;-)

«Sono proprio stupidi gli uomini!». Questo è quello che mi ripetevo mentalmente ad ogni sguardo, ad ogni ammiccamento di ogni inguardabile nerd dell’ufficio che fino a pochi giorni prima mi ignorava totalmente non degnandomi nemmeno di un buongiorno o buonasera. Forse per loro facevo parte dell’arredamento, una di quelle cose che non si scelgono ma si trovano già lì e nessuno si chiede il perché debbano esserci o il perché siano state scelte. Ognuno di loro non riusciva a vedere oltre il maglione largo e i jeans trasandati che indossavo quasi quotidianamente. Ora no. Ora tutti che mi vedono, mi osservano, mi aprono le porte, mi salutano, mi spiano senza sapere di essere visti. «Stupidi!» penso ancora dentro di me. Io non sono il vestito che indosso, non sono le scarpe alte su cui cammino adesso. Io sono qui e ci sono sempre stata ma solo adesso ve ne accorgete? Cos’è cambiato rispetto a venerdì scorso? È bastato un vestitino elegante ed un paio di decolté tacco 12 per apparire diversa da ciò che sono sempre stata? «Stupidi, ma adesso voglio giocare a modo mio!» mi sono detta.

Stop. Cambio netto.

Avevo deciso che quel fine settimana avrebbe rappresentato uno dei momenti spartiacque della mia vita. Finora avevo sempre pensato agli altri, adesso volevo iniziare ad amarmi e ad apprezzarmi più di quanto non avessi fatto finora. Ok, la fine dell’ultima relazione aveva contribuito a farmi rinascere, dopo avermi fatto involvere ancora di più, ma arriva un momento in cui si deve dire basta. Ed il mio è arrivato. Adesso voglio vivere a fondo la mia femminilità, la mia sensualità, il mio esser donna in ogni suo aspetto, pubblico e privato. Voglio scompigliare le carte, sorprendere, sorridere, spaventare, mettermi in gioco… ed ecco nuovo taglio di capelli e poi tour di shopping negli outlet (sì, ok, nuova vita… ma lo stipendio, purtroppo, è sempre quello che è… quando c’è… perché ultimamente non è scontato nemmeno quello… quindi scegliere con oculatezza!). E via a sorprendere anche me stessa nel vedermi provare ed indossare qualche abitino, impensabile fino a pochi giorni prima. Avevo esaurito il budget che mi ero prefissata, anzi… mi ero concessa qualche extra… ma era una vita che non pensavo davvero a me stessa. Adesso mancavano solo le scarpe. Non un dettaglio da poco… ho sempre avuto una passione per le scarpe, ma non mi sono mai lasciata prendere… tranne qualche bel modello indossato nelle noiose occasioni di circostanza o nelle cerimonie più o meno… dovute. Non avevo in mente qualcosa di preciso, volevo solo qualcosa che fosse dirompente, un punto di totale rottura con il mio look ante. Niente di banale. Volevo che la «me 2.0» fosse totalmente nuova.

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