Non ho resistito, è stato più forte di me… gettarmi a capofitto nella libido di un secondo… dando fondo alle mie fantasie più intime. Non ho quasi fatto in tempo a parcheggiare in mezzo ad altre auto anonime, che la mia mano è scivolata giù per darmi piacere in preda a un impellente e immenso bisogno di piacere. Con l’altra mano mi apro la zip del giacchetto e cerco di accomodarmi per quanto possa, ostacolata dagli spazi angusti del guidatore. La mia mano rallenta, per godermi il momento. Ho gli occhi socchiusi… mentre mi guardo in giro… non c’è un’anima, solo scatole di latta perfettamente allineate che hanno fatto uscire le routine quotidiane di chi le ha portate. Dallo specchietto retrovisore vedo passare velocemente dietro di me altre auto in cerca di posto, ma io sono lì… in preda alle mie fantasie… le mie dita mi stanno dando un piacere violento, quasi scomposto, prima di fermarsi. Sposto un po’ le gambe… adesso la mia mano è come se fosse quella di un altro… si muove lentamente accarezzandomi le gambe… avvicinandosi alla mia intimità e rifuggendone veloce quasi per tormentarmi nell’attesa di una voglia esplosiva… L’altra mano entra nel giacchetto salendo leggermente a sfiorare i capezzoli, provocandomi un sussulto improvviso e un’eccitazione esplosiva… li sento turgidi sotto la maglia… Mi sgancio in un istante i pantaloni e lascio che la mia mano entri veloce e furtiva a sentire il mio intimo intriso della mia voglia animalesca. Sono fradicia… scosto le mutandine quanto basta per consentire alle mie dita di scorrere libere sulla mia eccitazione… Non riesco a trattenere dei gemiti di piacere… Mi guardo in giro eccitandomi per l’eccitazione della situazione, improvvisa e non pianificata e poi in piena mattina… La follia di un istante… Abbasso lo sguardo un attimo eccitandomi nel vedere la mia mano che si muove lentamente per far durare il più a lungo possibile quegli istanti… Mi eccita pensarmi lì… Di giorno, mentre il mondo attorno è nella sua quotidiana frenesia. Mi eccita pensare che altri occhi possano (o anche solo potrebbero) osservarmi… E mi eccita pensare che forse potrei eccitare chi leggerà il racconto di questa follia. Passa una coppia a piedi per raggiungere l’auto poco lontana, stringo istintivamente le gambe ma non riesco a fermarmi nemmeno quando potrebbero vedermi, ma tirano dritto persi nei loro pensieri. La mia mano si fa spazio tra le mie gambe che tornano nella posizione di prima… quasi oscena ma eccitantissima… Cerco di resistere ancora ma non ce la faccio… la mia mano non riesce a trattenersi e esplodo di piacere di lì a poco… Non trattengo un gemito di piacere… quasi un grido… liberatorio e pieno di passione e voglia. Cerco di star ferma… in attesa che il respiro torni regolare… con la testa leggermente reclinata e gli occhi socchiusi e trasudanti di passione. Un raggio di sole a sfiorarmi il viso mi spinge a godere di quel momento di relax. Mi guardo intorno cercando di intravedere qualcosa dal finestrino che nel frattempo si è appannato dalla mia parte. Cerco di risistemare il mio intimo inzuppato di me mentre tiro fuori la mano grondante di desiderio. Mi viene istintivo di portarla sulle mie labbra per assaggiare il sapore della mia voglia. Resto lì… per istanti interminabili… prima che la zip del giacchetto chiuda quella passione e la mia scatola di latta faccia uscire anche me per la quotidiana routine che mi accomuna agli altri. Ma con la follia di una passione vissuta con un’intensità pazzesca.
Quando ti leggo mi scateni una voglia di godere a cui non se resistere…
Cara M. …. Finalmente è tornata la M. che conoscevo..