L’evento

«Puntuale come la morte e le tasse». Così un mio collega stamani ha definito la «convocazione» per la cena aziendale che come ogni anno si terrà nella mega villa del boss, sulle colline qua nelle vicinanze. Mi ha strappato un sorriso complice che mi ha fatto capire che non sono la sola a non gradire. Tanti sono entusiasti per l’invito e non vedono l’ora di fare la parte dei bambini a cui fai vedere il giocattolino e si mettono a ridere e battere le mani. A me sembra più ostentazione dei propri averi e della propria posizione più che condivisione di un momento informale. Visto anche il non-rapporto che c’è… Pochi contatti e tutti estremamente formali. Ma forse fa parte della “posizione”. Avrei preferito passare diversamente il venerdì sera… ma ho già dato forfait lo scorso anno… stavolta mi tocca… Comunque mai come quest’anno si sincerano tutti che sia presente all’evento… E pensare che due anni or sono avevo la mia auto fuori uso e non riuscii nemmeno a farmi dare un passaggio… Lo scorso anno ero in ferie ed ho evitato ben volentieri. Il sistema di messaggistica interno è tutto un susseguirsi di messaggi sull’evento anzi… su “L’Evento” per antonomasia, quello che occuperà le inutili discussioni nei prossimi dieci giorni… Ma voglio un po’ sparigliare le carte… Perché poi sarà curioso vedere come si comportano i miei colleghi… visto che saranno presenti con mogli e figli… Ahah… Ma si sa, sono un po’ stronza, a volte… Voglio provare a lanciare un sasso nello stagno… Ho appena postato un messaggio in cui chiedo un passaggio… Vediamo che succede da qui a venerdì prossimo… J

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