Maliziosamente…

Il nylon delle calze scorre lentamente lungo le mie gambe… guidate delicatamente dalle mie mani che prestano particolare cura nell’evitare l’infausto contatto con le mie unghie fresche di smalto rosso brillante… Allungo lentamente una gamba alla volta per farle aderire meglio e per rimuovere qualche fastidiosa pieghetta pronta ad insidiare il mio look. Mi alzo in piedi, per sistemare la balza delle autoreggenti e per farle aderire meglio alle mie cosce, avvolte solo parzialmente dal velo nero della mia femminilità. Cammino ancora senza scarpe, anzi… a dir la verità ancora senza nient’altro addosso. L’appuntamento mattutino con lo specchio è irrinunciabile e il suo giudizio irrimediabilmente obiettivo, oggettivo e solenne. Un ultimo ritocco davanti allo specchio per rendere allineati i ricami delle calze prima di farle sfiorare nuovamente dalle mie mani che accompagnano il mio intimo a coprire un’intimità mai paga. La scelta della gonna va su una mini viola, con trama scozzese… perfetta per arrivare millimetricamente a coprire ciò che lascerò intuire. Una camicetta chiara andrà a coprire i miei seni, compressi fin troppo in un push-up nero che porto raramente… ma è perfetto per la scollatura che lascerò in vista. Le scarpe sono lì che mi aspettano… sembrano già pronte ad esser prese e dopo pochi istanti mi trovo più alta di dodici centimetri con i piedi racchiusi in uno splendido rosso brillante come le mie unghie. Raccolgo i capelli, un filo di trucco ed esco… Mi sento sensuale… sì… mi piace sentirmi così… mi eccita pensare di esser guardata, di esser ammirata per come sono e per come mi vesto. Non mancano i commenti volgari di qualche passante nel breve tragitto fino al parcheggio, ma è un problema loro… e della loro educazione al rispetto altrui. Io tiro dritto per la mia strada. Un ragazzo in motorino mi osserva attentamente salire in macchina… sicuramente non si è lasciato sfuggire le mie calze, opportunamente messe in vista nel lento gesto del mettermi a sedere in auto… Una volta salita, riprende la sua strada sparendo nel traffico. Mi fermo a fare benzina. Il ragazzo dell’area di servizio non perde occasione di qualche sbirciata dal finestrino… e nel restituirmi le chiavi mi fa i complimenti per il look. Gli sorrido maliziosa porgendogli la carta di credito. Si rammarica che sullo scontrino che firmo non ci sia il mio numero di telefono… Gli sorrido ancora e riparto verso la routine quotidiana. Arrivo a lavoro, come tutte le mattina, parcheggio nel solito posto e mi incammino verso le porte a vetri che segneranno l’inizio di un nuovo giorno lavorativo. Magari cercherò di ravvivarlo… 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.