Le porte scorrevoli si aprono davanti a me, l’impatto con l’aria condizionata della reception è forte e attenua parzialmente il caldo che ho… Ma non solo per la temperatura. Sono molto eccitata stamani, lo sono da quando mi sono vestita. Mi sento provocante, lo ammetto… così come ammetto di aver esagerato… Ma oggi mi andava così… non mi importa… La macchinetta segnatempo mette il timbro sulla mia giornata lavorativa, scambio due parole con dei colleghi trovati lì. Noto i loro sguardi compiaciuti, lo sguardo non va certo ai miei occhi… Me ne compiaccio… ma non fa che aumentare il mio desiderio… Forse ha ragione la mia amica… su quanto mi ha detto riguardo le mie decollete rosse. Cammino, inizio a salire le scale, oggi non prendo l’ascensore. So che mi guarderanno, so che cercheranno di spiarmi sotto la mia mini scozzese, ridottissima, e so che potranno vedere tutto… perché non ho quasi niente sotto a celare la mia intimità… Mi eccita da morire la situazione.. pensare di essere guardata, osservata, sentire i loro sguardi su di me, sulle mie gambe, sul mio sedere, quasi scoperto. Mi giro di scatto e li vedo lì attoniti ad osservarmi… Si mettono a ridere, contraccambio maliziosamente.

Non ho ancora iniziato la giornata ed ho già una gran voglia… Incrocio una collega… si complimenta per il mio look. Falsa. Come poche. So bene che non può vedermi, ma faccio finta di crederle… Andrà sicuramente a sparlare di me con la sua pettegola pari ruolo. Entro in ufficio, non c’è ancora nessuno, getto la borsa sulla scrivania… Ho voglia… vado su internet a rispondere a qualche messaggio malizioso di alcuni utenti con cui sono in contatto. L’arrivo del collega idiota mi fa in qualche modo desistere dallo sfogarmi come meglio posso… se non altro per poter lavorare decentemente… ed avere un minimo di concentrazione… ma è dura oggi… Mi sento bagnata, così tanto come poche altre volte mi era successo, almeno quando sono sola.. Vorrei sentire delle mani sapienti su di me… vorrei sentirle scorrere sul mio corpo, togliermi quel poco che ho addosso e essere sbattuta. Mi trattengo difficilmente… Penso si veda anche dalla mia faccia, sicuramente traspare dai miei occhi e dal mio corpo… Mi muovo sulla sedia, accavallo nervosamente le gambe cercando di dare uno sfogo alla mia passione. Non ce la faccio… l’idiota è sempre qui… non posso fare quello che vorrei… Mi alzo, percorro il lungo corridoio attraversando stanze e incrociando occhi che non guardano certo dritti nei miei.

Entro in bagno. L’odore del detergente usato da poco mi arriva forte alle narici. Trovo una collega allo specchio che si trucca… La saluto e mi chiudo in una delle toilette. Nemmeno il tempo di far scorrere il chiavistello che mi trovo già con la schiena al muro pronta a cercare un piacere desiderato come poche altre volte… Resto in piedi, chiudo il water e ci metto sopra un piede, in una posa oscena. Lo so… è squallido… ma ho troppa voglia… La mini sale… scoprendo tutta la mia passione… le mie mani non ci mettono troppo a spostare il tessuto trasparente, già abbondantemente inzuppato della mia voglia… Mi sento un animale in calore… Il piccolo specchietto appeso dietro la porta riflette di sbieco il mio volto stravolto dal desiderio, quasi non mi riconosco… Mi eccita ancor di più sapere che al di là della porta c’è una mia collega… devo trattenermi e devo stroncare qualsiasi gemito che mi venga fuori… Il piacere arriva veloce, violento, irrefrenabile e incontenibile… lasciandomi ansimante e quasi senza fiato. Non so se sia riuscita a trattenere qualche emissione vocale… al momento non mi  importa… Le mie mani sono ancora lì… su di me.. quasi a sperare che possano essere di altri… sto aspettando che il respiro torni regolare… La sensazione della seta sui miei capezzoli turgidi non aiuta a farmi calmare… ma ci provo… adesso le mie mani intrise di me… stanno cercando di rimettere a posto quel poco di dignità che mi rimane… Esco… faccio scorrere abbondantemente l’acqua… mi guardo allo specchio… sono rossa in volto… devo calmarmi prima di uscire… sarà una lunga giornata…