Questione di misure…

La borsa di carta è già a terra, scaraventata da qualche parte sul pavimento. La scatola aperta sul tavolo, il coperchio caduto sulla sedia, la velina che le avvolgeva si muove ad ogni movimento d’aria. Era troppa la voglia di vederle indosso per aspettare di rimetter a posto le cose… Tutto a suo tempo. Anche per metter a posto i jeans stancamente gettati sul divano sopra una delle scarpe da ginnastica. L’altra non so, sicuramente da qualche parte, e non mi interessa. Non me ne sono curata. La mia attenzione è tutta nelle mie nuove scarpe… Belle… più le guardo e più mi piacciono… le ho fra le mani… non le ho indossate ancora… le giro di nuovo, le osservo attentamente quasi a voler escluder nella mia mente qualunque loro difetto… ammiro gli accessori metallici, lucidissimi e il tacco… Mamma quanto è alto… mai avute scarpe così alte… mi alzo di scatto e rovisto nervosamente un cassetto, lo lascio aperto, ne apro un altro e ne tiro fuori un vecchio metro bicolore da sarta… un istante dopo divento consapevole che avrò ai miei piedi un tacco 12. Mai avute scarpe così alte, così come non ho mai misurato un tacco alle scarpe. Ne ho avute alte… a vederle ora saranno stati sette-otto centimetri, non importa. Adesso ho queste e stanno diventando un po’ il simbolo della nuova me.

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