Il piacere della propria intimità

La porta si chiude dietro di me. A volte basta rientrare nel proprio ambiente che già ti senti rilassata quel tanto che basta per farti rigenerare mente e corpo. Cado sul divano stirandomi come se mi fossi alzata da allora e un attimo dopo le mie dita slacciano i sandali tacco 12 che mi hanno accompagnato anche oggi, facendo istintivamente attenzione a non rovinare le unghie smaltate. Un’ultima occhiata al cellulare, muto come non lo è mai stato… Ripenso a quello che poteva essere… o forse a quello che avrei voluto fosse… poi lo appoggio sul freddo cristallo del tavolinetto lì davanti a me… Mi alzo in piedi con i sandali tenuti appesi per i lacci ad un dito mentre li porto in camera, dondolandoli ad ogni passo che faccio. Mi piace camminare scalza per casa… Lo faccio anche d’inverno, l’ho sempre fatto… mi piace sentire il contatto con il pavimento, anche se parzialmente filtrato dal nylon dei collant neri velati che indosso.

Il letto della camera mi invoglia a buttarmici, ma resistendo a malapena alla tentazione mi limito a mettermi a sedere per sistemare al loro posto i fidi sandalini. Lo specchio lì davanti mi costringe ad una rapida occhiata… aggiusto un po’ i capelli tirandoli su e mi alzo in piedi facendo qualche passo. Quasi autonomamente le mie mani finiscono sotto la gonna a cercare l’elastico dei collant che un istante dopo scorrono lentamente lungo le mie gambe cadendo ai miei piedi. Non so perché li abbia tolti prima della gonna… ma mi capita spesso di farlo… Li sfilo e li raccolgo. Adesso camminando per casa percepisco il fresco del pavimento sotto di me… ma ne sento quasi l’intrinseco calore che permea la casa. Pochi passi ancora e i collant finiscono nel cesto dei panni sporchi, sempre troppo pieno… Il grande specchio del bagno aiuta ad osservarmi meglio e qualche tocco di cotone aiuta, invece, a rendere più naturale il mio aspetto.

Non mi è mai piaciuto truccarmi troppo e cerco sempre di farlo sembrare il più naturale possibile. Ricordo che prima ci mettevo una vita a truccarmi e a struccarmi… adesso riesco a farlo con poche sapienti mosse. Il soffice rumore del cotone che cade nello scricchiolante sacchetto di plastica della spazzatura accompagna lo scrosciante suono dell’apertura della doccia… Ma oggi no… ho voglia di un bel bagno caldo… Non lo faccio spesso… ma oggi voglio rilassarmi come si deve… Le mie unghie adesso scorrono sulla mia camicetta bianca sganciandone uno ad uno i bottoni… lentamente… quasi a voler sugellare uno dopo l’altro l’abbandono dei pensieri lavorativi a cui ognuno di noi è costretto nel proprio mestiere… Ancora un paio di gesti e la camicetta finisce assieme ai collant… A breve la seguirà anche la gonna elasticizzata che sta scorrendo lungo le mie gambe adesso, tirata giù dalla scia colorata dello smalto sulle mie dita. Adesso le mie mani sono dietro la schiena a sganciare il ferretto del reggiseno che sfilo con qualche rapido movimento coordinato di spalle e braccia.

Sul mio corpo i segni degli elastici sempre troppo stretti… Ci passo delicatamente le dita quasi a lenire il segno che di lì a breve, comunque, sparirà. Sfioro i miei seni, lentamente… ottenendone un delicato piacere che mi appresto a riprovare una volta in acqua… Esco un attimo dal bagno, indossando solo il perizoma nero trasparente che avevo scelto stamani e vado in salotto a recuperare il cellulare quasi abbandonato a se stesso… rimanendone delusa per l’ennesima volta.. dall’assenza di chiamate… Lo porto in bagno e lo metto in carica nella presa elettrica del rasoio, da troppo tempo inutilizzata dai rari ospiti maschili con cui posso aver condiviso passioni e notti… Il rapido gesto di chiusura dell’acqua, ormai più che sufficiente nella vasca, segue il lento calare del mio perizoma che libera la mia intimità. Lo specchio ormai è quasi del tutto appannato dal vapore dell’acqua calda celando alla vista il mio corpo nudo… le mie estremità iniziano ad assaporare il calore quasi taumaturgico dell’acqua nella vasca… Poi entro per bene e mi immergo lentamente… Mi piace la sensazione dell’acqua calda che a poco a poco accarezza il mio corpo, la mia pelle… mi rilassa… ed è fondamentale dopo una giornata di lavoro… Fletto lentamente le mie gambe per consentirmi di immergermi e farmi coprire dall’acqua… Solo i miei seni, adesso, restano fuori… li sfioro di nuovo con le mie dita… lentamente.. traendone un delicatissimo piacere che mi pervade… Resto immersa lì nell’acqua… alla ricerca di piaceri desiderati per tutto il giorno… I miei capelli si muovono trascinati dall’acqua, mi sto godendo quei momenti di relax… le mie mani scorrono piano sulla pelle del mio corpo… alternando sensazioni contrastanti di temperature alterne… per poi finire nell’uniformità del calore sul mio ventre prima di tornare sui seni… li bagno… i capezzoli sono ormai turgidi per il piacere e le mie gambe si divaricano leggermente… Il momento di intimità che mi sto godendo a pieno sembra durare un tempo indefinito… e viene ulteriormente acuito dal suono del cellulare… In qualsiasi altro giorno, in qualsiasi altro momento… il suono del telefono in certe circostanze mi avrebbe fatto trasalire… ma oggi no… anzi… mi ha fatto aumentare il desiderio del momento… non so perché… ma pur non vedendo il display sapevo già che quella telefonata mi avrebbe portato altro piacere…

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